Page 10 - Arringhe Penali Bentini
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la personalità, non si acquisisce. È questo spirito che
lroviruno vivo, esuberante, fresco d'uun freschezza tur·
gida, erompente in Genuzio Bentini. La p arola gli è
mezzo. Ma sia che egli arringhi una folla convenuta per
pa:isione politica ad un comizio, sia che indossi la toga,
la sorgiva della esp1'.essione verso cui è spinto è un mo·
Livo d'arte, sem11re. Lo sentite subito. Ponete mente uu
. i~Lante alla musicalità in cui è sempre come illlhevulo
il tessuto intimo d'ogni suo saggio di eloquenza. Musi·
tulità ohe è, sì, nella voce, ma che da essa si dilata, e
giunge ben più lontano, conforma il periodo a quel mo·
ilo, non per ricerca, ma evidentemente per un bisogno
istintivo dcl temperamento dell'uon10. D'altro canto un
vivace senso pittorico lo assiste ed unu vigile e costante
passione psicologièa lliricchìsce i suoi mezzi espres·
sivi. Ln sua ol,'atorin esaurisce compiutamente il vost1·0
<lcsiùerio.
:Maggior sua ricchezza è la spontaneità a cui egli può
ahbandonarsi senza risparmio. Quando è in vena, il fini·
re dei concetti, il progressivo esaltnr5i <lellu fonna, lo
splendore colorito del discorso asi:;un10110 un andamento
musicale, un aspetto sinfonico: e lo spirito <li chi ascol·
tn è ammaliato dal senso del poderoso e del poetico in-
sieme, con cui cli gr.ado in grado l'oralore sale e u·asci-
na nel gurgitc delln p1·apria commozione il pubblico,
riflettendolo jn sè, riverberandosi in ciuscuno· e nei tut.
ti ch e lo compongono.
Genuzio Bentini ha avuto per ciò le più alte con-
~acrazioui. Arturo ·Lahriola lo ha chiamato <t oratore di.
rrrz:;a >1 • • Vittorio Emanuele Orlando h a esaltato l a sua
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